martedì 14 giugno 2016

IL MARE D'INVERNO



il mare d'inverno - Enrico Ruggeri
canta Loredana Bertè


 

Con i piedi per terra stateci voi, che io voglio vedere il mare.
(incagliatoh, Twitter)


 


Al mare la vita è differente. Non si vive di ora in ora ma seguendo l'attimo. Viviamo in base alle correnti, ci regoliamo sulle maree e seguiamo il corso del sole.
(Sandy Gingras)



E' che forse mi servirebbe il mare, la sabbia sotto ai piedi e un'orrizzonte da guardare in silenzio. Forse mi servirebbe un'altra vita.
(alberthofman72, Twitter)


 

Ed è qualcosa da cui non puoi scappare. Ma soprattutto: il mare chiama.. Non smette mai, ti entra dentro, ce l'hai addosso, è te che vuole.. Puoi anche far finta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti... Senza spiegare nulla, senza dirti dove, ci sarà sempre un mare, che ti chiamerà.
(Alessandro Barricco)




Poche persone sono capaci di venirti a cercare dove sei veramente. Per questo amo il suono delle onde. Loro sanno sempre dove sei.
(Fabrizio Caramagna)


Per me il mare è un continuo miracolo; i pesci che nuotano - le rocce - il moto delle onde - le navi, con gli uomini a bordo. Che miracoli più sorprendenti ci possono essere?
(Walt Whitman)



Se il rumore del mare sovrasta quello dei pensieri, sei nel posto giusto.
(Antonicont, Twitter)

  

Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia 
un po' del tuo sale azzurro 
un po' della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po' più di speranza
eccoci con un po' più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.
Nazim Hikmet


SCOGLIERA VIVA


Lontan massa son 'ndat pur stando qua ... 
(troppo lontano sono andato pur restando qua..)

da: Flussidiversi ad Andrea Zanzotto




Contemplare il mare dalla Scogliera Viva dando le spalle al centro storico e al campanile del Duomo sul lungomare che porta alla Madonna dell'Angelo.


 

 


Il merito di aver dato vita ai massi di trachite euganea, i "murazzi" in veneto, che fungono da scogliera è dello scultore trevigiano Sergio Longo che ne intuì per primo il potenziale artistico. Un museo a cielo aperto che dialoga con gli elementi naturali: sole, acqua vento ed interagisce con il visitatore lasciandogli sfiorare, fotografare, contemplare le opere d'arte con lo sfondo del mare che muta di continuo: un'opera d'arte dinamica che interagisce con la natura. Da qui "Scogliera Viva".


 


Longo scelse come soggetto Nettuno il dio del mare che inizia a rendere viva questa scogliera al confine tra terra e mare.


 

 




Dal 1993  la città di Caorle ha istituito un concorso internazionale di scultura al quale hanno partecipato scultori di tutto il mondo oltre che dall'Italia. Tra gli scultori italiani si ricordano: Licata, Celiberti, Voltolina per citarne alcuni.


















MADONNINA DEL MARE




Inizialmente intitolata a San Michele Arcangelo ora la chiesa è nota come Santuario della Madonna dell'Angelo. Si narra che in passato alcuni pescatori trovarono prodigiosamente il simulacro della Vergine galleggiante nel mare mentre gettavano le loro reti da pesca. Così trassero con le reti con le reti la statua verso la spiaggia e la collocarono nella Chiesa di San Michele Arcangelo che cambiò il nome il Madonna dell'Angelo.


 

                             


Sempre secondo tradizione popolare la statua galleggiante della Vergine era posta su di un blocco pesante di marmo a forma di trono, custodito nel santuario, i pescatori trascinarono con le reti la statua e il trono verso la spiaggia poi però malgrado i loro sforzi noi riuscivano a sollevare e a trasportare statua e trono alla Chiesa dell'Angelo. Fu il vescovo ad affidare tale compito ai fanciulli del luogo che con la loro innocenza riuscirono a trasportare la Madonna sul suo trono verso il santuario.



Il 31 gennaio 1923 dei ladri nell'atto di trafugare gli ori ex voto e i suppellettili che adornavano la statua e l'altare appiccarono, forse accidentalmente, il fuoco e bruciarono il simulacro della Vergine. Grande fu il dolore degli abitanti di Caorle che vollero dare l'incarico di scolpire l'attuale statua dagli scultori della Val Gardena che avesse le sembianze di quella andata distrutta. Il 19 luglio 1923 la statua fu benedetta nella Basilica della Madonna della Salute a Venezia dal cardinale patriarca Pietro La Fontaine ed in seguito trasportata a Caorle per mare dove arrivò ricoperta dalle reti da pesca rifacendosi alla tradizione del prodigioso ritrovamento.



Festa quinquennale della Madonna dell'Angelo

Ogni cinque anni per volontà del cardinale patriarca di Venezia  Roncalli futuro papa Giovanni XIII nella settimana che comprende l'8 settembre viene commemorata la madonna dell'Angelo con una suggestiva processione per terra e per mare dal Duomo verso il santuario tradizione. 

In luglio vi è un'altra suggestiva funzione religiosa: L'incendio del campanile del Duomo. Secondo tradizione la statua della Vergine viene ospitata in duomo il sabato e la domenica della prima settimana di luglio poi per salutare il suo ritorno al santuario con una processione viene "incendiato" il campanile con fuochi pirotecnici.



 Il 15 agosto in occasione dell'Assunta vengono fatti i fuochi d'artificio vicino al Santuario. La statua della Madonna viene portata in processione via mare con un corteo acqueo dal porticciolo della città attraverso il fiume Livenza percorrendo il litorale della spiaggia di ponente con approdo alla spiaggia di Levante vicino al Santuario. La sera spettacolo pirotecnico in onore alla madonna.




Alla madonna dell'Angelo sono stati dedicati anche dei canti sacri il più popolare è Madonnina del Mare




venerdì 10 giugno 2016

AQUAFOLLIE




Il Parco Acquatico Aquafollie meta preferita dai miei nipoti, ci passi tutta la giornata e dai sfogo a tutta l'adrenalina che hai in corpo.







 






 Quasi quasi lo preferiscono al Luna Park Caorle che si trova invece verso l'entrata in città. 



 


TIPI DA SPIAGGIA






Le sabbiature. Anche mio padre le faceva nelle ore più calde perchè pare facessero bene. Io che non sopporto tanto il caldo non ne capivo la necessità. Mi ricordo che a ridosso del lungo mare venivano preparate delle fosse dove ti stendevi e poi ti ricoprivano di sabbia  con la vanga lasciandoti scoperta la testa. Allora la spiaggia non era ampia come compare ora nella foto e chi si stendeva per le sabbiature era a ridosso sia del muretto sia dei bocciofili che utilizzavano lo spazio per giocare. Le docce le hanno installate successivamente così una volta fatta la sabbiatura mio padre andava a casa a farsi la doccia e ristorarsi un pò.


Ho sempre associato il gioco delle bocce alla sabbia, le portavamo sempre con noi anche se sinceramente preferivo il gioco delle biglie.



troppo divertente!


Poi ci sono altri due tipi da spiaggia più o meno autorizzati e accettati



 

Il primo, il "cocco bello" ora non è molto tollerato dalle autorità per vari motivi ma allora faceva parte del panorama della spiaggia.  Ricordo che con uno di loro avevamo fatto amicizia e quando passava da noi, all'ombrellone della nostra compagnia, si fermava un pò a chiacchierare con noi e poi continuava il suo giro. Il secondo, nella foto, è stato autorizzato a vendere in riva al mare con il suo chiosco, è un venditore stanziale e vende costumi e copri-costumi. 


GIOCHI DI SABBIA


E i giochi fatti da bambini, specie le costruzioni tipo castelli di sabbia fatti a volte anche con l'aiuto del papà?

L'immaginazione e l'istinto naturale di costruire qualcosa dando spazio alla fantasia usando oltre le mani tutto il corpo immersi nel proprio spirito creativo dà un senso di libertà incredibile. Di recente sono tornata a Caorle e ho notato che certi giochi sono eterni sembrano scritti nel nostro DNA come anche costruire le dighe per contenere l'acqua del mare in una piccola pozza creata da noi.


Si può rinunciare a paletta e secchiello? Proprio no.

 


Il vulcano. Ora non permettono più di costruirlo sul bagnasciuga però mi ricordo che i miei cugini lo costruivano


 

Classico gioco da fare sotto l'ombrellone nelle ore più calde onde evitare scottature che puntualmente mi prendevo. Le solane erano un pò più leggere ma comunque era lo "scotto" da pagare per l'abbronzatura, non sempre indossavo la maglietta.


 

Vogliamo parlare della caccia ai granchi mettendoli poi nel secchiello e dei sacchetti pieni di conchiglie che raccoglievo e che poi dovevo assolutamente portare a casa?